Non mollare? Fermati e riguarda/ricentrati/ritrovati.
Poi procedi.

A prima vista, leggi solo “Don’t quit”.
Non mollare, resisti, vai avanti. E SOLO NEL DIRLO SENTO ANCORA PIÙ RESISTENZA “DENTRO”

Ma se ti fermi un attimo, se lasci spazio al dettaglio, cogli anche un altro messaggio, cancellando le 4 lettere centrali “n’t qu“: ed è’ semplicemente “Do it”.
Fallo. Agisci.

La vita è proprio così: ti mette alla prova. Ti stanca. Ti porta sull’orlo del cedere, del lasciar andare. Ti chiede se davvero vuoi restare in cammino.
E spesso, proprio quando tutto sembra perduto, arriva un segnale.
Un piccolo segnale – un gesto, una parola, un incontro – che ti fa dire: “Aspetta un momento. Non è finita. Sono ancora qui.”

Lo so perché l’ho vissuto, come forse ciascuno di noi.
Come professionista. Come psicologa. Come essere umano ci sono stati momenti in cui ho pensato di smettere, in cui spesso lo “sfinimento percepito” sembrava superare le risorse.

Ma poi ho ricordato il perché.
Il senso profondo di ciò che facciamo, di ciò che siamo chiamati a fare: vivere, supportare, dare senso, trasformare.

Per riuscirci, però, non basta la forza di volontà. Serve un lavoro profondo e continuo sul proprio mindset. Come ricorda Robert Dilts, “La qualità della tua vita dipende dalla qualità delle tue mappe mentali” (From Coach to Awakener, 2003).

Nel modello Success Factor Modeling (SFM) e MindsetMaps (MMI), Dilts ci ricorda che per creare risultati eccellenti e sostenibili occorre integrare tre livelli fondamentali:
1️⃣ Focus (Visione e Valori): Chiedersi Perché faccio quello che faccio? Qual è il mio scopo? Cosa mi ispira?
2️⃣ Attitude (Atteggiamento): Allenare la mentalità dell’apprendimento, trasformando gli ostacoli in opportunità.
3️⃣ Capabilities (Competenze): Sviluppare le abilità chiave, giorno dopo giorno, attraverso la pratica intenzionale e l’allenamento della resilienza.

Come sottolineano Dilts e Feher in MMI, il successo generativo non è solo il raggiungimento di un obiettivo, ma la “capacità di trasformarsi attraverso il processo”. E questo richiede consapevolezza, perseveranza e la disponibilità a restare nel viaggio, anche quando tutto sembra complicato o in continuo/eccessivo mutamento.

Allora, se oggi ti senti stanco, bloccato, confuso… o in balia di tutto/troppo…
Fermati un attimo. Guarda meglio.

Non è solo non mollare. È in primis riconnettersi con ‘chi sei’ e ‘cosa vuoi’ veramente.
E così magari poi invia quel wa. Fai quella chiamata. Perdona. Condividi. Corri. Dipingi. Cambia strada… Sperimenta-ti!

Insomma ‘Lavora sul tuo mindset’. Coltiva la tua visione. Riconnettiti ai tuoi valori. Allenati a trasformare i nemici in alleati.

A volte, il cambiamento arriva proprio un attimo dopo la crisi. Accogliamolo.
Restiamo in cammino, perché il viaggio vale sempre la pena. E solo tu puoi tenere la rotta.


Dunque, quale mindset stai scegliendo oggi per trasformare la difficoltà/crisi in opportunità?